Riflessioni

Dall’ANSA del 4 aprile 2020 (il grassetto è nostro). Dovremo abituarci a scambiare tempo in cambio di sicurezza, anteporre il binomio diffidenza-distanza alle abitudini post-globalizzazione, convivere con mascherine e guanti. Segue una serie di nuovi comportamenti che dettagliano uno scenario da

Parto. Il dolore connesso a una nuova vita che nasce.       Crediti immagine: tempi-finali.blogspot.com

Prendiamo spunto dal post di Salvatore Brizzi, del 20 marzo, a proposito dell’emergenza, in questo tempo sospeso, che tutti noi, persone più o meno superficialmente sane, stiamo vivendo. L’articolo termina con queste parole: […] per la maggior parte delle persone

Mi prenderò anch’io il virus, prima o poi…E, allora, succederanno tre cose. Con totale certezza (x%+y%+z%=100%) Ci rimango secco, x% Mi ammalo più o meno pesantemente, y% Non me ne accorgerò nemmeno z%. L’importante è che il punto 1. non

Cos’è importante, oggi, in questi tempi sospesi? Per noi cittadini fortunati, che sentiamo il fastidio di una clausura forzata, ma che non abbiamo, in fondo, alcuna percezione della guerra, che i tanti stanno combattendo in prima linea, là, negli ospedali,

Vita sospesa in un’interminata domenica mattina, col temporale e, là fuori, la pioggia, tanta, che ti toglie la voglia di uscire, che ti costringe a casa, che non sai che fare, che aspetti… anche se non sai bene chi o

… l’anomalia si traveste da consuetudine, da quotidianità. E se niente rimanesse come… prima? Allora occorrerebbe un pensiero – e persone che incarnino questo pensiero – profondamente nuovo… forse un po’ folle, ma decisamente altro, che superi le categorie del

Ascolti le interviste di Konarè, leggi gli articoli su Sovranità Popolare, Byoblu, Pandora TV, e così via. Come dargli torto?Ma, cosa senti dentro di te, quando ascolti e leggi tutto questo? Un grande malessere. Condividi proprio tutto di quello che